Pastorale universitaria: incontro con il vescovo di Teramo Michele Seccia sulle prospettive per un nuovo umanesimo

Introduce e coordina

Dino Mastrocola Prorettore Vicario Università degli Studi di Teramo

Interviene

Michele Seccia Vescovo di Teramo-Atri

Il seminario conclude il programma annuale delle attività della Pastorale Universitaria che è stato dedicato proprio alle Prospettive per un nuovo umanesimo, prendendo spunto dal Convegno Ecclesiale di Firenze celebrato lo scorso novembre. Numerosi i temi trattati nel corso dell’anno accademico: immigrazione e accoglienza, terrorismo internazionale, persecuzioni religiose, rapporto tra lo sviluppo delle tecnologie agroalimentari e il rispetto dell'ambiente, Internet e social networks, individualismo e cooperazione, dignità della persona attraverso gli spunti dell'Enciclica Laudato si.

«Quest’ultimo incontro ‒ ha spiegato padre Francesco Malara, responsabile della Pastorale Universitaria ‒ vuole tracciare una sintesi dei precedenti incontri che hanno declinato la visione cristiana dell'uomo nei vari ambiti e interessi di studio di ogni Facoltà, ma anche cogliere i suggerimenti emersi dal Convegno Ecclesiale che al mondo di oggi, e in particolare a quello dell'educazione, oggi la Chiesa dona attraverso l'incontro con la Persona di Gesù Cristo, pienamente Dio ma anche pienamente Uomo».

«La Chiesa ‒ ha aggiunto padre Malara ‒ vuole dare il suo contributo all'Università ritenendo che la visione di fede sull'uomo, sul mondo e sulla storia e la cultura, sono chiamate ad incontrarsi in un cammino di collaborazione e di reciproco arricchimento, consapevoli del loro integrarsi per la totale realizzazione dell'uomo».

Nel corso dell’anno accademico la Pastorale Universitaria, in collaborazione con i Gruppi di Volontariato Vincenziano, ha anche organizzato un corso di formazione al volontariato che si è tenuto nel Carcere di Castrogno e che ha avuto il suo risvolto pratico nel Progetto Incontro: incontri mensili degli studenti con i detenuti presso su tematiche riguardanti la vita e la fede. Inoltre, molti studenti hanno avuto la possibilità di svolgere servizio presso la mensa diocesana della Caritas.