Nuovo appuntamento con la rassegna "American Gothic": martedì 9 dicembre proiezione del film "Rosemary's baby"

 

Quarto appuntamento con la rassegna cinematografica American Gothic. L'incubo della Storia riflesso nello specchio del cinema USA .

Martedì 9 dicembre 2014 alle ore 21.00, nella Sala delle lauree della Facoltà di Scienze della comunicazione, sarà proiettato il film del 1968 Rosemary's baby, di Roman Polanski.

La rassegna è organizzata nell'ambito del Laboratorio di Comunicazione teatrale della Facoltà di Scienze della comunicazione, tenuto da Silvio Araclio.

 

Rosemary's baby - Usa, 1968 - Regia: Roman Polanski - Sceneggiatura: Roman Polanski (dall'omonimo romanzo di Ira Levin) - Fotografia: William Fraker- Montaggio:       Sam O'Steen, Bob Wyman - Musiche: Krzysztof Komeda- Produttore: William Castle - Casa di produzione: Paramount

 

Interpreti: Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon, Sidney Blackmer

 

Una giovane coppia va a vivere in un tetro condominio di New York, facendo amicizia con la servizievole coppia anziana di vicini, rassicuranti esponenti della classe media. Ma forse le apparenze ingannano e la gravidanza della giovane protagonista è il risultato di qualcosa di terribile.

Un beffardo film di Polanski , opera d'autore del/sul '68, travestita da film horror, di genere basso (produce, e doveva anche dirigere, William Castle, un maestro della serie B), ricco di presagi. Dopo questo film la giovane compagna del regista, Sharon Tate, sarà vittima di una setta satanica e nel condominio dove si svolge l'azione sarà assassinato, molti anni dopo, John Lennon. Inoltre, dietro un gioco di apparenze, prevale un punto di vista colto, disincantato e profetico che vede già la restaurazione come approdo della contestazione. Il vero orrore del film sta nel mostrare una giovane coppia, sognatrice e alternativa, che finisce per essere risucchiata gradualmente nell'ottica di una coppia di anziani, rispettabili e dalle buone maniere. I veri diavoli e rivoluzionari sono loro, impossibili da combattere. Immaginate Rosemary come ingenua incarnazione di quegli anni in cui si voleva cambiare il mondo. E rabbrividite nel ripercorre la diabolica, vecchia, controffensiva che ne è seguita. Reagan, Thatcher, Craxi, le deregulation, i tagli sociali, il riarmo folle. Lo strategico crollo dei muri, la strategica guerra in Jugoslavia, la strategica Unione Europea. Spostamento global a destra, fine dello stato di diritto, bancocrazia. Non più rose(mary), ormai. «Dio è morto!» «Ave, Rosemary, madre di Andrew!».


 
 
Ultimo aggiornamento: 06-12-2014