L'appello di Università e Comune di Teramo per il rilascio di Patrick Zaky

Lo striscione di Giulio Regeni e Patrick Zaky
Lo striscione di Giulio Regeni e Patrick Zaky

Lunedì 13 luglio, alle ore 11, davanti alla sede del Comune di Teramo, si è svolta una conferenza stampa organizzata da Comune e Università di Teramo nel corso della quale è stato esposto uno striscione raffigurante il murales della street artist LAIKA che ritrae Giulio Regeni, il giovane dottorando italiano torturato e ucciso in Egitto nel 2016, che abbraccia Patrick Zaky con la frase “Questa volta andrà tutto bene!”.

 

Zaky è ricercatore egiziano – studente dell’Ateneo di Bologna – arrestato nella notte tra il 7 e l'8 febbraio nell'aeroporto del Cairo, accusato dal governo egiziano di propaganda sovversiva su Facebook.

 

Con questo striscione Università e Comune hanno accolto l’appello del Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini che aveva lanciato agli atenei del mondo per chiedere la scarcerazione, mediante grazia per via dell'emergenza Covid, di Zaky.

L’appello era stato sostenuto con forza - la scorsa settimana – anche da alcuni gruppi studenteschi dell’Università di Teramo. Già il 7 luglio, il Senato Accademico dell’Università di Teramo aveva deliberato di unirsi alla richiesta di rilascio di Zaki.

 

Purtroppo è delle ore 13.30 la notizia che il tribunale egiziano ha disposto il rinnovo della detenzione per 45 giorni di Zaky.

 
 
Ultimo aggiornamento: 30-07-2020