Ha ufficialmente preso il via a gennaio 2021 il progetto P4 FIT (Perspectives for Future Innovation in Tendon repair) sullo studio innovativo della cura e la diagnosi delle tendinopatie, coordinato da un gruppo di atenei internazionali fra cui l’Università di Teramo.
Insieme ad UniTe partecipano al progetto – della durata di tre anni - le università di Salerno, Keele (Inghilterra), Friedrich Alexander Erlangen-Nuremberg (Germania) e Medical di Vienna (Austria) con il coordinamento dell’università di Helsinki (Finlandia).
Le coordinatrici per l’ateneo teramano sono Barbara Barboni e Valentina Russo, docenti della Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali.
“L’intero progetto – spiega la prof.ssa Barboni, coordinatrice del progetto e delegato del Rettore alla formazione dottorale – è stato finanziato per oltre 4 milioni di euro all’interno del programma "Marie Skłodowska-Curie” Innovative Training Networks confermando il primato teramano sulla programmazione EU H2020 (7 progetti finanziati negli ultimi 5 anni)”.
Nel corso dei prossimi tre anni il progetto svilupperà un team educativo di alta qualità interdisciplinare, intersettoriale e internazionale, promuoverà la formazione e la leadership nella ricerca basate sull'innovazione, fondata sull'eccellenza per ampliare il successo nella medicina P4 (Predittiva, Preventiva, Personalizzata e Partecipativa), promuovendo la risoluzione delle tendinopatie con soluzioni terapeutiche e diagnostiche non convenzionali sfruttando i progressi tecnologici nella nanomedicina.
Più in dettaglio, le avanzate conoscenze biologiche sui meccanismi rigenerativi sono il concreto contributo che il team di ricercatori dell’università di Teramo offrirà al network del progetto su cui sviluppare le innovazioni tecnologiche da applicare alla diagnosi e alla terapia delle patologie tendinee sia in campo umano che veterinario. Le informazioni ed i dati generati all'interno di P4 FIT saranno interpretati sfruttando strumenti computazionali per sviluppare approcci integrati di intelligenza artificiale risolvendo i singoli problemi clinici legati alle tendinopatie.
I risultati tecnologici e informatici che si perseguono offriranno nuove soluzioni terapeutiche e diagnostiche ai numerosi pazienti afflitti da questo invalidante disordine, contribuendo a ridurre al contempo l’impatto socio-economico che la cura di questa patologia continua ad avere sui sistemi sanitari nazionali globali (si stima che globalmente circa 30 milioni di pazienti ogni anno sono affetti da tendinopatie con un impatto economico sul sistema sanitario di circa 140 miliardi di euro/anno in EU/USA).