Anche ricercatori dell'Università di Teramo nel progetto AGER sull'olivicoltura finanziato dalle fondazioni bancarie. 812mila euro per la crescita sul mercato globale dell'olio d'oliva italiano

L’Università di Teramo partecipa con un proprio team di ricercatori a uno dei tre progetti sull’olivicoltura finanziati da Ager - Agroalimentare e Ricerca - una rete di Fondazioni di origine bancaria unite per promuovere e sostenere la ricerca scientifica nell’agroalimentare italiano. La responsabilità scientifica del gruppo di ricerca teramano è affidata a Carla Di Mattia, ricercatore di Scienze e tecnologie alimentari alla Facoltà di Bioscienze, ed è

composto anche da Maria Angela Perito, ricercatore dell’area economica sempre della Facoltà.

 

Il progetto Sustainability of the Olive-oil System-S.O.S. ha ricevuto un contributo di 812mila euro, per migliorare e rafforzare la sostenibilità della filiera dell’olio extravergine di oliva. Ha l’obiettivo di promuovere la cultura dell’olio nel consumatore, sviluppando la produzione nelle aree vocate da un punto di vista qualitativo e quantitativo.

 

Il progetto, scelto all’interno dei 38 ammessi alla valutazione, è coordinato a livello nazionale da Francesco Caponio, dell’Università di Bari. Completano il partenariato l’Università di Milano, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e le Università di Sassari e Parma.

Numerose le linee di ricerca previste:

  • analisi del potenziale produttivo, qualitativo e quantitativo, di specifiche varietà minori presenti in alcune regioni italiane;
  • miglioramento della qualità e delle rese in fase estrattiva mediante l’utilizzo di tecnologie verdi a basso impatto per la salute e l’ambiente; ricerca di nuove soluzioni di confezionamento per preservare al meglio la qualità dell’olio e migliorare l’impatto ambientale del packaging.

Particolare attenzione verrà poi dedicata alla valorizzazione dei sottoprodotti della lavorazione per estrarre composti utili in campo nutraceutico e per la produzione di energia verde da biomassa. Si studieranno inoltre nuove tecniche analitiche per monitorare la maturazione delle olive in campo e valutare la qualità dell’olio, grazie anche alla realizzazione di prototipi low-cost per eseguire analisi direttamente negli oliveti e al frantoio.

 

Sono previste infine una serie di iniziative orientate al consumatore per diffondere la cultura dell’olio e quindi promuoverne il consumo. Le attività di ricerca inizieranno il prossimo autunno. Il progetto ha comunque come obiettivo di sintesi quello di fornire potenzialità di crescita sul mercato globale dell’olio d’oliva, prodotto principe del Made in Italy, attraverso lo sviluppo congiunto della qualità e della sostenibilità ambientale.

 

Tale obiettivo ha trovato grande interesse nelle Fondazioni finanziatrici, tra le quali risulta anche la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo assieme a Fondazione Cariplo (capofila), Fondazione Cariparma, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione di Sardegna, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e Fondazione con il Sud.

 

Per informazioni di dettaglio è possibile consultare il sito www.progettoager.it .

 
 

Ultimo aggiornamento: 05-10-2016