Tre dottorati di ricerca internazionali grazie al progetto Horizon 2020. Scadenza bando: 30 novembre

L’Università di Teramo ha partecipato con successo a un bando europeo nell’ambito delle azioni Marie Curie del piano Horizon 2020 assieme a 4 università europee partner: Murcia (Spagna), Ghent (Belgio), Bonn (Germania) e Dublino (Irlanda).

Il progetto, selezionato fra oltre 1568 progetti “Reti per una formazione dottorale innovativa (ITN)” ha ottenuto un finanziamento complessivo di oltre 3,5 milioni di euro, 800.000 dei quali destinati alla sede di Teramo. Il progetto di formazione dottorale, coordinato a Teramo dal professor Mauro Mattioli, grazie alla statura scientifica del collegio dei docenti ha ottenuto l’adesione di prestigiose collaborazioni extra-europee tra le quali l’Università di Harward (Boston, USA), l’Università del Massachusetts (USA) e l’Università di Okayama (Giappone).

Alla base dei percorsi formativi del dottorato tre aree di ricerca nelle quali l’Università di Teramo documenta e registra da tempo risultati di rilievo internazionale: la Crioconservazione del tessuto ovarico e produzione di oociti dal tessuto ovarico (referente Mauro Mattioli), lo Studio

delle cellule epiteliali amniotiche e definizione del loro potenziale rigenerativo (referente Barbara Barboni) e lo Studio in vitro e in silico della membrana di rimodellamento degli spermatozoi mammiferi (referente Nicola Bernabò).

I candidati che verranno selezionati tra le domande provenienti da tutta Europa, tre per ogni sede consorziata, svilupperanno il loro percorso formativo lavorando nelle sedi consorziate, in combinazione temporale in grado di offrire il know how che meglio si adatta al piano di ricerca prescelto.

Horizon 2020 è stato creato per attuare la strategia di crescita dell’UE per il prossimo decennio, la cosiddetta Europa 2020. È lo strumento finanziario di attuazione di Unione dell’Innovazione «un’iniziativa faro della strategia Europa 2020 con lo scopo di difendere e garantire la competitività globale dell’Europa. Con un budget di 80 miliardi di euro, il nuovo programma è la spinta per la creazione di nuova crescita e nuovi posti di lavoro in Europa».

 

Modalità di ammissione

Il dottorato inizierà a marzo-aprile 2016, ma le manifestazioni di interesse devono essere inviate a repbiotech@um.es entro il 30 Novembre 2015.

Info: http://www.um.es/rep-biotech/

 

 

I tre dottorati di ricerca internazionali: che cosa riguardano

Crioconservazione del tessuto ovarico e produzione di oociti dal tessuto ovarico

Crioconservazione del tessuto ovarico e produzione di oociti dal tessuto ovarico è un progetto coordinato da Mauro Mattioli ‒ docente di Fisiologia della riproduzione veterinaria ‒ che studierà l’effetto delle tecniche di crioconservazione per ottenere tessuto ovarico e ovociti, vitali e funzionalmente competenti. Questo obiettivo è di grande importanza nel mantenimento della fertilità dopo l’auto-trapianto, nelle donne sottoposte a chemioterapia o affette da malattie che richiedono farmaci citostatici o citotossici.

 

Studio delle cellule epiteliali amniotiche e definizione del loro potenziale rigenerativo

Studio delle cellule epiteliali amniotiche e definizione del loro potenziale rigenerativo – di cui è referente Barbara Barboni, docente di Biologia dei gameti ‒ ha l’obiettivo di indagare le caratteristiche biologiche delle cellule staminali amniotiche, in particolare delle Cellule Epiteliali Amniotiche (AEC) degli ovini, che hanno un elevato potenziale di differenziazione e possono essere raccolte senza problemi etici. Questo modello cellulare sarà studiato in medicina rigenerativa delle lesioni ossee e tendinee, con potenziali applicazioni sia in veterinaria che in medicina umana.

 

Studio in vitro e in silico della membrana di rimodellamento degli spermatozoi mammiferi

Studio in vitro e in silico della membrana di rimodellamento degli spermatozoi mammiferi – che fa capo a Nicola Bernabò, docente di Metodologie di crioconservazione ‒ ha lo scopo di studiare la riorganizzazione dei lipidi che si verifica nella membrana degli spermatozoi durante l’acquisizione della capacità fecondante. Sarà utilizzato un approccio in silico, sulla base di modelli computazionali di eventi complessi, combinati con una strategia in vitro, partendo dallo stato dell’arte delle tecnologie. Lo studio contribuirà a fornire informazioni diagnostiche e identificare meccanismi alla base dell’infertilità maschile.

 

 

 
 
Ultimo aggiornamento: 18-11-2015