La responsabilità sociale d'impresa nel Diritto dell'Unione europea

 
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Newsletter n. 4

Newsletter n. 4

Al fine della diffusione della RSI alcune organizzazioni internazionali importanti, come l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), prediligono un approccio promozionale fondato sull'adozione di atti essenzialmente di soft law, quali standard, best practices e guidelines. Come vedremo in numeri successivi delle presenti Notizie, un approccio siffatto ha portato, e porta, anche a far partecipare le imprese ai lavori di conferenze internazionali dedicate a temi particolarmente significativi per la RSI, quali lo sviluppo sostenibile, il contrasto della corruzione, la lotta alla povertà umana e alla propagazione di epidemie gravi, tra cui AIDS, malaria e tubercolosi. Va segnalato che l'approccio promozionale tendenzialmente seguito sul piano internazionale si fonda sul ricorso a incentivi e premi privi, in linea di principio, di natura monetaria. Essi consistono, infatti, soprattutto nel riconoscimento del contributo positivo che talune imprese tentano di dare alla salvaguardia di alcuni valori ragguardevoli per la vita di relazione internazionale, come la pace, la tutela dei diritti della persona umana e dell'ambiente, nonché il fair trade. In questo numero, si intende esaminare quale genere di incentivi per la RSI vengano utilizzati in Europa a livello del diritto tanto dell'Unione europea quanto dei suoi Stati membri.

 
Newsletter n. 3

Newsletter n. 3

Anche il presente numero è interamente dedicato a un approfondimento relativamente alla rilevanza che la RSI può assumere per la tutela dell'ambiente. Qui viene delineata la normativa comunitaria in materia di eco-gestione e audit ambientale, la quale si fonda, come è, forse, noto, sulla concessione della certificazione EMAS. Un'impresa così certificata dimostra di aver ridotto l'impatto ambientale della sua attività e di essere, pertanto, gestita in modo efficiente non solo sotto il profilo economicoaziendale. Questo risultato dovrebbe rappresentare un importante vantaggio competitivo e rafforzare, di conseguenza, la posizione di una siffatta impresa nei mercati dove essa opera. La certificazione EMAS costituisce uno strumento di realizzazione della RSI perché è non obbligatoria, ma volontaria. Nel presente numero sono descritte le diverse fasi della procedura che deve essere espletata per l'ottenimento della certificazione EMAS, nonché i suoi effetti. Viene inoltre evidenziato il rapporto intercorrente tra la certificazione EMAS e quella ISO 14001.

 
Newsletter n. 2

Newsletter n. 2

Il presente numero è interamente dedicato a un approfondimento sull'Ecolabel, con riguardo in particolare ai requisiti che devono essere soddisfatti per la sua concessione. Viene sottolineata l'importanza di tale certificazione la quale arricchisce senz'altro l'immagine di un'impresa operante in un settore di per sé particolarmente inquinante, come, per esempio, quello di produzione della carta. Va nondimeno riconosciuto il fatto che, soprattutto in certe zone geografiche, le preferenze dei consumatori stentano a indirizzarsi verso l'acquisto di prodotti e servizi così certificati. Sotto questo profilo, servirebbe dunque un'azione più incisiva, sul piano tanto europeo quanto nazionale, per la promozione dell'Ecolabel. L'augurio è che la nostra iniziativa possa essere utile a tal fine.

 
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Per informazioni:
Prof.ssa Pia Acconci - Responsabile del progetto
pacconci@unite.it

Unità di ricerca Università di Teramo:
Emanuela Pistoia (ricercatore)
Alessandro Perfetti (assegnista di ricerca)

Martina Guidi (dottore di ricerca). 

 

 

Programma di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) 2006

"Imprese multinazionali e diritto internazionale: obblighi e forme di responsabilità"

coordinato dalla Professoressa Flavia Lattanzi dell'Università di Roma3.

 

 

 

 

 

 
 
Ultimo aggiornamento: 16-04-2018