MEETING ANNUALE DEL PROGETTO REP-EAT

Teramo, 12 giugno 2018 – Che riflesso ha la foodomica nella vita quotidiana di ciascuno di noi? Cosa possiamo imparare dagli zebrafish su come contrastare i disturbi alimentari e salvaguardare la salute riproduttiva? Quali sono gli scenari, tecnologici e competitivi, che legano il settore dell’agroalimentare e quello della salute? Cosa può fare la ricerca per tenere il sistema produttivo abruzzese legato alle nuove sfide di innovazione?

Sono alcune delle domande a cui darà risposta il REP-EAT Innovation Forum, il meeting annuale del Progetto REP-EAT che si terrà giovedì 14 e venerdì 15 giugno 2018.

Giovedì 14, a partire dalle ore 14.00, il Forum si svolgerà a L’Aquila, nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze umane (via Nizza 14) mentre venerdì 15 l’appuntamento è all’Università di Teramo, a partire dalle ore 9.00, nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza.

L’Innovation Forum, organizzato dall’Università di Teramo ‒ coordinatrice del progetto ‒ è l’occasione per un bilancio di metà percorso per il progetto REP-EAT, finanziato dal Programma Horizon 2020, dalla Regione Abruzzo e dall’Università di Teramo.

Il progetto, che coinvolge i tre Atenei abruzzesi e al quale lavorano 12 ricercatori provenienti da tutto il mondo e ospiti dell’Università di Teramo per tre anni, è dedicato a sviluppare la ricerca più avanzata sulla qualità del cibo e le strategie alimentari innovative per la prevenzione dei problemi riproduttivi e dei disordini alimentari.

«Il forum ‒ ha spiegato Barbara Barboni, delegato alla Ricerca dell’Università di Teramo e coordinatrice del progetto ‒ è soprattutto un’iniziativa che mette l’intero sistema universitario abruzzese al centro della ricerca europea del settore richiamando relatori di rilevanza internazionale. Si tratta di un dialogo che il progetto REP-EAT ha avviato e che alimenta affiancando al mondo della ricerca accademica quello dell’impresa. L’Innovation Forum sarà, infatti, l’occasione per interrogare Federalimentare, Future Food Institute, Angelini, Synbiotec, Dompè, MicruX Technologies e Lipinutragen sulle prospettive legate all’innovazione scientifica e tecnologica che definiscono le nuove traiettorie competitive dell’industria medica, alimentare e biotech».

«Altri protagonisti delle due giornate ‒ ha concluso Barbara Barboni ‒ sono i 12 giovani ricercatori, selezionati da 7 paesi, tra cui Cina, Pakistan e Tunisia, che stanno approfondendo progetti di ricerca sul legame tra alimentazione e salute, con particolare riferimento alla prevenzione dei disturbi alimentari e alla difesa della salute riproduttiva umana e animale, il vero ponte che collega i due momenti dell’Innovation Forum».

All’incontro parteciperanno studiosi ed esperti nazionali e internazionali, fra i quali Antonio Gasbarrini, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Antonio Giordano, dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine (USA); Francesco Argenton, dell’Università di Padova; Carla Ferreri, del CNR; Cormac Gahan, dell’Università di Cork (Irlanda); Ida Nilsson, del Karolinska Institute (Svezia); Antonio Marques, dell’Istituto Portoghese per il Mare e per l’Atmosfera.

REDAZIONE UFFICIO STAMPA

 
Ultimo aggiornamento: 12-06-2018