In occasione della giornata di prevenzione dello spreco alimentare - che si tiene ogni anno il 5 febbraio - l’Università degli Studi di Teramo ha lanciato il contest “RiFood" per la miglior ricetta antispreco.
Le migliori ricette antispreco sono state preparate in una speciale cena a lume di candela che si è svolta a mensa il primo marzo in occasione di “M’Illumino di meno” e raccolte nell'ebook che segue.
In occasione della giornata di prevenzione dello spreco alimentare - che si tiene ogni anno il 5 febbraio - l’Università degli Studi di Teramo lancia il contest “RiFood" per la miglior ricetta antispreco.
Le migliori ricette antispreco saranno preparate in una speciale cena a lume di candela che si terrà a mensa il primo marzo in occasione di “M’Illumino di meno”. Le ricette, inoltre, saranno pubblicate in un e-book che verrà diffuso dall’Università di Teramo.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Azienda per il Diritto allo Studio di Teramo e la cooperativa Blu Line.
La perfetta ricetta antispreco deve:
Modalità di partecipazione:
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La giornata di prevenzione dello spreco alimentare venne celebrata per la prima volta il 5 febbraio 2014 in Italia. La giornata è stata istituita dal Ministero dell'ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e Università di Bologna.
“Il contest – afferma il Rettore Dino Mastrocola – è l’occasione per sensibilizzare l’intera comunità dell’Università di Teramo alla prevenzione dello spreco alimentare. Secondo l’Osservatorio sugli sprechi alimentari domestici, ogni famiglia italiana spreca ogni mese in media 2,4 chili di alimenti pari a 28 euro per un totale di 8 miliardi di euro all’anno sull’intero stivale”.
“Se consideriamo che 1/3 del cibo che produciamo viene sprecato – prosegue Mastrocola – dobbiamo ammettere che siamo in presenza di un autentico paradosso, perché con tale cibo potremmo nutrire ben 4 volte i 795 milioni di abitanti sulla terra che soffrono la fame. Dobbiamo puntare quindi a un reale cambiamento di rotta che passi anche attraverso la formazione, la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico. L’Università di Teramo è impegnata da tempo in questa direzione sul fronte scientifico, ma con iniziative come RiFood vogliamo raggiungere e sensibilizzare anche una platea più vasta di cittadini”.