Assicurazione della qualità

L’Università degli Studi di Teramo, nell’assolvimento della sua mission, mira a perseguire la convergenza di due diverse linee d’azione. Da un lato, punta a migliorare i risultati delle attività che caratterizzano la sua vocazione istituzionale, vale a dire la ricerca e la didattica; dall’altro, intende rafforzare con la terza missione/impatto sociale il suo ruolo di promotore dello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio.

 

In coerenza con le Linee guida europee definite dall’European Association for Quality Assurance in Higher Education (ENQA) e recepite dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) attraverso l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) l’Ateneo ha organizzato un sistema per l’Assicurazione della qualità (AQ), che comprende vari attori con compiti e responsabilità diverse.

Con il Sistema di Assicurazione della Qualità, l’Ateneo intende perseguire la realizzazione delle politiche di Assicurazione della Qualità e degli obiettivi di miglioramento definiti dagli organi di governo dell’Ateneo con la partecipazione attiva di tutti gli attori della comunità universitaria e attraverso la promozione di una cultura della qualità che sensibilizzi tutti i livelli e i ruoli della comunità nei confronti delle procedure di AQ.

 

Il D.M. 1154/2021 precisa che per valutazione periodica si intende la valutazione volta a misurare l’efficienza, la sostenibilità economico-finanziaria delle attività e i risultati conseguiti dalle singole università nell’ambito della didattica, della ricerca e della terza missione/impatto sociale, in coerenza con gli standard e le Linee Guida per l’Assicurazione della Qualità nello spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (ESG) e tenuto conto degli obiettivi della programmazione triennale del Ministero.

 

Il modello di Assicurazione Qualità (AQ) degli Atenei definito dall’Anvur è il seguente:

 

 
 

 

 

Nel modello di Assicurazione Qualità degli Atenei definito dall’Anvur rivestono un ruolo determinante, quali attori principali dell’assicurazione e valutazione della qualità interna:

 

  • il Sistema di Governo;
  • il Presidio della Qualità;
  • il Nucleo di Valutazione;
  • le rappresentanze studentesche;
  • le Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti.

Nonché, quali strutture degli Atenei:

 

  • i Corsi di Studio;
  • i Corsi di Dottorato;
  • i Dipartimenti.

Il modello AVA 3, tenendo conto di quanto prescritto dal D.M. 1154/2021, presenta cinque ambiti di valutazione, strutturati partendo dai processi di pianificazione strategica e organizzazione del Sistema di Governo e dell’Assicurazione della Qualità (Ambito A), per poi focalizzare l’attenzione sui processi di pianificazione e gestione delle risorse (Ambito B), intese come risorse umane (personale docente e di ricerca e tecnico-amministrativo), finanziarie, strutturali (in termini di strutture nonché di attrezzature e tecnologie), infrastrutturali e di gestione delle informazioni e della conoscenza; l’Ambito C approfondisce i processi di Assicurazione della Qualità (Ambito C) a livello di Ateneo; gli ultimi due ambiti sono dedicati alla pianificazione e gestione dei processi di pianificazione e gestione della didattica e dei servizi agli Studenti (Ambito D) e di quelli della ricerca e della terza missione/impatto sociale (Ambito E) sviluppati a livello di Ateneo. Esso presenta quattro sotto-ambiti di valutazione a livello di Corso di Studio, strutturati partendo dalle attività di progettazione (sotto-ambito 1), seguite da quelle di erogazione (sotto-ambito 2), di gestione delle risorse (sotto-ambito 3) e, infine, di riesame e di miglioramento del Corso di Studio (sotto-ambito 4); tre punti di attenzione a livello di Corso di Dottorato di Ricerca, strutturati partendo dalle attività di progettazione (PHD.1), seguite da quelle di pianificazione e organizzazione delle attività formative e di ricerca (PHD.2), e, infine, di monitoraggio e miglioramento delle stesse (PHD.3); quattro punti di attenzione a livello di Dipartimento, strutturati partendo dalle attività di definizione delle linee strategiche (DIP.1), seguite da quelle di attuazione, monitoraggio e riesame delle stesse (DIP.2), di definizione dei criteri di distribuzione delle risorse (DIP.3) e, infine, di individuazione della dotazione di personale, strutture e servizi (DIP.4). Per ogni punto di attenzione sono stati definiti degli aspetti da considerare.

 

 
 
+ - Rilevazione opinioni degli studenti - OPIS -
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