Vivere a Teramo

vivere a Teramo

Incorniciata nello scenario del Gran Sasso e dei Monti della Laga, Teramo è il centro di una comunità locale diffusa lungo la valle del fiume Tordino, compresa tra il fiume Vomano, la valle del Vibrata e protesa verso la costa dell'Adriatico. A non più di venti chilometri dal mare, con cinquanta chilometri di splendide spiaggie di sabbia, e dalla montagna, con i picchi innevati più belli e suggestivi dell' Appennino centrale, Teramo è ricca di storia.

La fondazione di Teramo - in origine Interamnia "città fra i due fiumi" , così chiamata dai romani perché attraversata dai fiumi Tordino e dal Vezzola - può esser fatta risalire all'epoca dei fenici che qui diedero vita all'insediamento di  "Petrut" , cioè "luogo elevato circondato dalle acque". Nel Medioevo la città subì i saccheggi delle popolazioni dei Goti e dei Visigoti, per poi esser conquistata e ricostruita dai Longobardi che la unirono al Ducato di Spoleto.

Nel 1234 Federico II di Svevia ripartì il Regno di Sicilia in nove Giustizierati, annettendo Teramo a quello di Sulmona. Furono questi anni difficili per la città, caratterizzati da calamità naturali, come il disastroso terremoto del 1380, dalle "scorribande" dei briganti e dalle lotte intestine tra le famiglie dei Melatini e degli Antonelli che si contesero il governo della città. Dopo il controllo della Signoria degli Acquaviva, Teramo fu governata prima da Francesco Sforza, quindi da Alfonso d'Aragona. In seguito alla guerra di successione spagnola, divenne dominio austriaco e, nel 1798, passò ai Francesi. Nel 1815, dopo la rivolta contro il governo di Murat, Teramo tornò al Regno di Napoli, per seguire poi la storia e la sorte del Meridione.

 
 
Ultimo aggiornamento: 28-04-2017