Mauro Serafini, docente della Facoltà di Bioscienze, scopre l'effetto antiossidante del latte fermentato

Prof. Mauro Serafini
Prof. Mauro Serafini

Arriva dall’Università di Teramo la ricerca secondo la quale il probiotico di latte fermentato, che si trova nel banco frigo del supermercato, oltre ad essere antinfiammatorio è, per l'intestino, anche antiossidante. Tutto ciò, grazie a un batterio “buono”, il Lactobacillus casei Shirota, scoperto negli anni Trenta da Minoru Shirota, un microbiologo dell'Università di Kyoto.

 

La ricerca è stata realizzata da Mauro Serafini, docente di “Alimentazione e nutrizione umana” della Facoltà di Bioscienze, insieme al Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria.

 

“La novità è l'effetto antiossidante del Lactobacillus casei Shirota, del quale già era stato notato l'effetto antinfiammatorio - hanno spiegato Mauro Serafini e Fabio Nobili, ricercatore del Crea - Il probiotico, infatti, interagisce con la cellula dell'intestino che, se si trova sotto stress, viene protetta”.

 

Il lavoro, dal titolo “Redox role of Lactobacillus casei Shirota against the cellular damage induced by 2,2'-Azobis (2-amidinopropane) dihydrochloride -induced oxidative and inflammatory stress in enterocytes-like epithelial cells” è in corso di pubblicazione su “Frontiers on Immunology”. A contribuire sono stati i ricercatori Mauro Serafini, Alberto Finamore, Fabio Nobili, Anna Raguzzini, Roberto Ambra e Ivana Garaguso.

 

Info: https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fimmu.2018.01131/abstract

 
 
Ultimo aggiornamento: 01-06-2018