Notaio

Secondo la legge che regola la professione i notai sono ufficiali pubblici istituiti per ricevere gli atti tra vivi e di ultima volontà, attribuire loro pubblica fede, conservarne il deposito, rilasciarne le copie i certificati e gli estratti.

Ai notai è concessa anche la facoltà di:

  • sottoscrivere e presentare ricorsi relativi agli affari di volontaria giurisdizione, riguardanti le stipulazioni a ciascuno di essi affidate dalle parti;
  • ricevere con giuramento atti di notorietà in materia civile e commerciale;
  • ricevere le dichiarazioni di accettazione di eredità col beneficio, nonché gli atti di autorizzazione dei minori al commercio;
  • procedere, in seguito a delegazione della autorità giudiziaria: all'apposizione e rimozione dei sigilli nei casi previsti dalle leggi civili e commerciali; agli inventari in materia civile e commerciale; agl'incanti e alle divisioni giudiziali ed a tutte le operazioni all'uopo necessarie;
  • rilasciare i certificati di vita ai pensionati ed agli altri assegnatari dello stato.

I notai, pur essendo pubblici ufficiali, svolgono la loro attività come liberi professionisti mantenendo nei confronti della Pubblica amministrazione un rapporto di autonomia.

Si ottiene la nomina a notaio superando un concorso pubblico nazionale bandito dal Ministero della giustizia. Gli aspiranti debbono essere in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza e aver compiuto un periodo di praticantato di almeno due anni presso uno studio notarile. E' probabile che il conseguimento del titolo professionale richieda la partecipazione a più concorsi (il limite di età è di 50 anni), che prevedono tre prove scritte teorico-pratiche, superate le quali vi sono gli orali che vertono, principalmente, su materie di diritto civile, commerciale e tributario.

 

Fonte: Miur e Jobtel

 
 

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Ultimo aggiornamento: 16-07-2015