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UNA PIECE DI SERGIO GRASSO IN SCENA IN AULA MAGNA (2)

Teramo, 21 settembre 2007 - Ambientato ai giorni nostri, in un ospedale psichiatrico della provincia americana, "1492: cose dell'altro mondo" racconta, con approccio comico-didascalico, la scoperta dell'America e le conseguenze dell'interscambio alimentare tra Vecchio e Nuovo Mondo.
Protagonisti della pièce, uno sconosciuto ospite del manicomio, che sostiene di essere Cristoforo Colombo, e il dottor Ed Basile, uno psichiatra inviato dal Ministero della Sanità per un'ispezione.
Nel tentativo di dimostrare la psicosi schizofrenica dello sconosciuto, il medico si rende conto che quell'uomo senza nome e passato è realmente Cristoforo Colombo.
Colombo racconta a Basile del primo contatto tra i due mondi. Gli parla del gigantesco interscambio alimentare fra le due sponde dell'Atlantico: 4.000 nuove varietà vegetali che hanno raggiunto l'Europa, e altrettante che hanno viaggiato in direzione dell'America. Gli racconta dello squilibrato interscambio animale: a fronte di bovini, suini, equini e gallinacei importati dal Vecchio nel Nuovo Mondo, questo ha inviato praticamente solo il tacchino.
Tra giochi di parole e spunti di comicità Basile e Colombo dimostrano che mais, patata, fagioli e manioca hanno innescato l'esplosione demografica che ha sostenuto la civiltà industriale, alterato i rapporti di popolazione fra le aree del globo e reso il mondo stretto per un'umanità sempre più prolifica, vorace e distruttiva dell'ambiente.
REDAZIONE UFFICIO STAMPA
Ultimo aggiornamento: 21-09-2007