Obiettivi Formativi e Percorso Formativo

Le attività didattiche del Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria seguono un percorso di controllo di Qualità che ha l'obiettivo di fornire ai laureati le conoscenze e le capacità fondamentali all'esercizio della professione di Medico Veterinario seguendo quanto indicato dall'European Association of Establishment for Veterinary Education (EAEVE). Il percorso della Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria dell'Università degli studi di Teramo ha quindi lo scopo di formare laureati con solide conoscenze scientifiche e valide capacità teorico-pratiche, fondamentali per l'esercizio della professione del Medico Veterinario, ed in possesso delle basi metodologiche e culturali necessarie alla formazione permanente, nonché dei fondamenti metodologici della ricerca scientifica.


I laureati della classe magistrale in Medicina Veterinaria devono possedere:

  • le conoscenze teoriche e pratiche essenziali che derivano dalle scienze di base, le conoscenze di eziologia, epidemiologia, modalità di trasmissione, fisiopatologia, patogenesi, quadro anatomopatologico, diagnosi, terapia, profilassi, controllo delle malattie infettive e parassitarie degli animali, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale;
  • la capacità di rilevare e valutare in maniera critica e con metodo, lo stato di benessere e di malattia degli animali domestici, selvatici e non convenzionali, inclusi anche gli organismi acquatici, nonché gli aspetti antropozoonosici;
  • la capacità di proporre e mettere in esecuzione, alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, gli interventi medici e chirurgici idonei a controllare o risolvere lo stato di malattia;
  • le conoscenze di base sull'organizzazione e sul funzionamento dell'apparato legislativo ed amministrativo e le conoscenze specialistiche sul diritto veterinario e sulle procedure regolamentari e al livello internazionale, comunitario e nazionale e regionale, comprese le più recenti disposizioni sul tema della sperimentazione animale;
  • la capacità di progettare, attuare e controllare piani della sanità pubblica veterinaria;
  • le conoscenze di nutrizione e alimentazione animale e delle tecnologie di allevamento;
  • la capacità di rilevare e valutare criticamente l'impatto dell'allevamento animale sull'ambiente;
  • le capacità professionali nel campo dell'ispezione degli alimenti, del controllo e della gestione di tutte le filiere produttive degli alimenti di origine animale, con particolare riferimento all'igiene della produzione, commercializzazione e somministrazione degli alimenti, alla gestione dei piani di autocontrollo, alla sicurezza e sanità dei prodotti finiti nelle condizioni d'uso previste, all'epidemiologia delle malattie a trasmissione alimentare, alla valutazione, gestione e comunicazione del rischio, nonché alla tutela del benessere animale;
  • la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano;
  • le conoscenze dei fondamenti metodologici della ricerca scientifica.

Il CdL è un corso a frequenza obbligatoria. Lo studente è tenuto ad acquisire almeno il 70% delle ore di lezioni di tutti i corsi erogati e previsti nel piano di studi. Per il conseguimento del titolo, lo studente deve acquisire almeno 300 CFU. La formazione viene raggiunta attraverso un percorso quinquennale suddiviso in semestri.

Nel primo anno vengono trattate le attività formative di base, le quali sono da considerarsi propedeutiche e funzionali alla successiva formazione professionale. In tale prospettiva deve essere visto l'apprendimento delle discipline scientifiche di base applicate agli studi medico-veterinari, in particolare nei settori scientifici della fisica medica, con argomenti e tematiche di specifico interesse nello studio dei sistemi biologici, e nei settori scientifici di chimica inorganica ed organica, con particolare riferimento alle macromolecole di interesse biologico. Le conoscenze di base riguarderanno anche la biologia vegetale e animale, con particolare riferimento alla zoologia.

Nel settore della biochimica saranno trattati i processi metabolici presenti negli animali di interesse veterinario. Saranno acquisite conoscenze dettagliate di istologia, di embriologia e di anatomia a livello macroscopico, microscopico e ultrastrutturale.

Il corso fornirà inoltre un quadro completo ed integrato dell’organizzazione dei singoli apparati con l’anatomia topografica comparata. Sarà affrontato lo studio della fisiologia degli organi e degli apparati, anche in senso comparato, nonché la dinamica integrazione fra le diverse funzioni. A partire dal secondo anno, alle materie di base vengono affiancate attività formative caratterizzanti, in cui saranno approfonditi gli aspetti relativi alla fisiopatologia e alle patologie di organo, di tessuto e di apparato, volti a comprendere i meccanismi eziopatogenetici che concorrono alla manifestazione dei processi patologici. Saranno inoltre acquisite le nozioni proprie della farmacologia e in particolare dei meccanismi farmacocinetici e farmacodinamici comparati, il miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica, la microbiologia e l'immunologia, queste ultime da considerarsi preliminari agli insegnamenti della sanità animale.

 

Nell’ultimo triennio vengono affrontate le attività caratterizzanti, relative alle discipline di seguito riportate:

  1. Produzioni animali: in quest'ambito sono dispensate le conoscenze concernenti le tecnologie di allevamento, intensivo e alternativo, degli animali da reddito e informazioni approfondite di nutrizione e alimentazione animale. Le produzioni animali considerano anche gli aspetti strutturali e gestionali degli allevamenti, il miglioramento genetico degli animali in produzione zootecnica, la qualità delle produzioni, l'etologia applicata, il benessere animale e l'impatto ambientale degli allevamenti. La didattica, mirata prevalentemente alle specie da reddito (particolare spazio sarà dato all'allevamento avicolo, vista la particolare vocazione della Regione Abruzzo per questo settore produttivo), non trascura quelle d'affezione ed ha una connotazione spiccatamente applicativa.
  2. Ambito clinico: l’attività formativa avrà l’obiettivo di guidare lo studente al riconoscimento e allo studio semiologico, derivante da un completo esame clinico, alle conoscenze approfondite di elementi di patologia comportamentale, medica, tossicologica e chirurgica e della riproduzione fino all'applicazione di uno schema metodologico che consentirà il raggiungimento della diagnosi. Il tutto attraverso una valutazione critica integrata dai rilievi derivanti dalle indagini collaterali (radiologica, ultrasonografica, endoscopica e laboratoristica, indagini bioptiche, citologiche e necroscopiche). Successivamente alla diagnosi, lo studente viene formato sui possibili approcci terapeutici medici e chirurgici volti alla risoluzione dello stato di malattia, nel rispetto del benessere animale e dell'aggiornamento scientifico. Le conoscenze di medicina legale e legislazione veterinaria saranno parte integrante del percorso formativo.
  3. Sanità Animale: lo studio delle malattie infettive e parassitarie nelle popolazioni animali domestiche e selvatiche costituisce un importante settore della professione veterinaria e per questo è indispensabile l'acquisizione di competenze sistematicamente aggiornate. L'apprendimento teorico-pratico deve essere opportunamente verificato per quanto attiene a eziologia, epidemiologia, diagnosi, controllo e profilassi anche attraverso l'utilizzo di sistemi statistici applicativi. Inoltre, nel caso delle patologie polifattoriali tipiche dell'allevamento intensivo, sono da considerare anche le interazioni condizionanti lo stato di benessere e quindi la recettività degli animali e le implicazioni antropozoonosiche, con i relativi riferimenti normativi alla sanità pubblica veterinaria e all'impatto dell'allevamento animale sull'ambiente.
  4. Ispezione degli Alimenti: in quest'ambito vengono dispensate le conoscenze teoriche, scientifiche e professionalizzanti concernenti l'ispezione e il controllo degli alimenti di origine animale freschi e trasformati. Attraverso un approccio di filiera, saranno evidenziate le criticità connesse alle diverse fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e somministrazione degli alimenti di origine animale. Tali criticità saranno correlate agli aspetti igienici (relativi alla conservabilità) e sanitari (relativi alla sicurezza) del prodotto finito. Si procederà quindi a illustrare la tecnica ispettiva delle diverse categorie di prodotti alimentari, con il riconoscimento delle principali alterazioni e il comportamento ispettivo per ciascuna di queste, sottolineandone al contempo i pericoli sanitari (di natura chimica, fisica, biologica).

Durante il percorso formativo, ogni studente ha a disposizione 8 CFU a scelta previsti nell’offerta formativa del CdL che possono essere acquisiti tramite la partecipazione alle seguenti attività formative:

  1. insegnamenti erogati in Ateneo dichiarati coerenti con il percorso formativo del CdL;
  2. eventi formativi (seminari, congressi, giornate di studio, corsi) organizzati o selezionati e riconosciuti dal CdL o Dipartimento (massimo 0.5 CFU a giornata);
  3. percorsi opzionali a scelta da 4 CFU ciascuno (massimo 8 CFU), istituiti sulla base delle indicazioni degli stakeholders consultati e delle direttive EAEVE;
  4. svolgimento del periodo di Erasmus Traineeship, che consente allo studente di acquisire 2 CFU/mese.

Fin dal primo anno lo studente svolge attività pratiche all’interno dell’Ospedale Veterinario Universitario Didattico (OVUD), denominate Rotazioni Clinico-Ospedaliere (RCO): si tratta di un percorso obbligatorio della durata di 5 settimane che ciascun studente a partire dal I anno e fino al V anno di corso svolge all’interno dell’OVUD partecipando, attraverso opportune rotazioni, a tutte le attività ospedaliere che si svolgono nei vari Servizi specialistici.

Al termine del percorso lo studente acquisirà 8 CFU. Inoltre, il percorso formativo prevede la frequenza obbligatoria al tirocinio prativo valutativo (TPV), ai sensi della legge 8 novembre 2021 n.163 e del Decreto interministeriale 7 luglio 2022 n.652. Il TPV prevede una prova pratica valutativa (PPV) che precede la prova finale che rende abilitante la classe di Laurea in Medicina Veterinaria. Il TPV, il cui svolgimento prevede il conseguimento di 30 CFU, è finalizzato all’acquisizione di abilità e competenze professionali nelle tre filiere in cui si esplica la professione medico-veterinaria: clinica degli animali da compagnia, del cavallo e degli animali esotici; sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare; produzioni animali e medicina degli animali da reddito. Durante il tirocinio, lo studente agisce in prima persona e sotto la supervisione del tutor, in modo da completare l'acquisizione delle cosiddette “competenze del primo giorno” (Day One Competences, DOCs), definite dall'ESEVT (European System of Evaluation of Veterinary Training), che rappresentano lo standard minimo di competenze richiesto per il laureato in medicina veterinaria.

 

 

Fonte SUA-CdS

 
Ultimo aggiornamento: 30-11-2023