Immigrazione e istruzione: la disciplina degli enti territoriali di governo

 

Lunedì 22 ottobre - ore 10.30 - Sala delle lauree – Facoltà di Giurisprudenza

Workshop

Immigrazione e istruzione: la disciplina degli enti territoriali di governo


Progetto speciale “Ricerca di eccellenza - Ricercatori” Università degli studi di Teramo - Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo

 

Ai sensi dell’art. 33 della Costituzione italiana, “La Repubblica (…) istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”. Inoltre, dalla lettera di cui al primo comma dell’articolo successivo, secondo cui “La scuola è aperta a tutti”, può essere dedotto che già per i Costituenti fosse chiaro che il diritto all’istruzione andasse garantito a cittadini e non.


Ed, infatti, anche secondo l’art. 1 del D.P.R. 394/’99, “I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani”. Essi sono, inoltre, “soggetti all'obbligo scolastico (…)”. La parificazione è, quindi, totale fra i minori cittadini italiani (e degli altri Stati membri dell’UE) e i minori stranieri, senza, peraltro, che a nulla rilevi l’irregolarità dell’ingresso del minore nel territorio italiano.


Le disposizioni che sono state brevemente esposte possono essere considerate i cardini attorno a cui ruota il diritto all’istruzione degli stranieri; o, – per dirla con la lettera n) dell’art. 117, comma secondo, Cost. – ne costituiscono le “norme generali”. Tuttavia, il legislatore costituzionale del 2001 era ben conscio della circostanza che la disomogeneità del territorio italiano dovesse suggerire l’opportunità di devolvere parte delle competenze in materia agli organi più “vicini” al cittadino ed è per tale ragione che la materia dell’istruzione è stata inserita nell’ambito delle competenze concorrenti fra Stato e Regioni.

Alla luce delle brevi considerazioni l’incontro di studio avrà ad oggetto l’analisi delle problematiche sempre più insistenti attinenti al “decentramento”, poiché l’esistenza di culture diverse all’interno di un tessuto sociale è fonte di esigenze che devono condurre alla diversificazione di disciplina.

 

Intervengono


Carlo Ferruccio Ferrajoli

Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie ''Massimo Severo Giannini'' CNR Roma


Giulia Maria Napolitano

Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie ''Massimo Severo Giannini'' CNR Roma


Gabriella Saputelli

Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie ''Massimo Severo Giannini'' CNR Roma

 

Conclude

Eduardo Gianfrancesco

Università degli studi L.U.M.S.A Roma

 


Coordinamento scientifico

Enzo Di Salvatore

Ricercatore di Diritto costituzionale

Facoltà di Giurisprudenza, Università di Teramo

edislavatore@unite.it

 

Michela Michetti

mmichetti@unite.it

Ricercatrice di Diritto costituzionale

Facoltà di Giurisprudenza, Università di Teramo


 
 
Ultimo aggiornamento: 16-10-2012