Tecnico di equimozione e isodinamica di I livello. Arte Equestre classica (con brevetto)

Coordinatore: Prof.ssa Pia Lucidi

Corso di formazione professionale
Il corso ha come obiettivo principale quello di insegnare ad equitare in modo sicuro con una particolare attenzione alla salute psichica e fisica del cavallo. Le tecniche di Equimozione e Isodinamica si basano sulle conoscenze della cinetica del cavallo e delle modificazioni che la postura e la dinamica del cavaliere può determinare su di esse. Il metodo ha le radici nei più importanti filoni dell'equitazione classica, un modo etico che vede nel cavallo un essere senziente, dell'equitazione che fa riferimento a Robichon de La Guérinière, Dupaty de Clam, Mazzuchelli, Steinbrecht, Caprilli e Nuno Oliveira.  Attraverso l'isodinamica le tappe necessarie per apprendere le regole dell'arte equestre classica, le posture, le interazioni uomo-­‐cavallo vengono abbreviate, poiché il metodo permette di raggiungere velocemente competenze altrimenti ottenibili solo dopo anni di sella su di un numero considerevole di differenti cavalli. Infatti, come sottoolineava De Wattel, per raggiungere lo stesso obiettivo un cavaliere dovrebbe montare almeno quattro cavalli differenti ogni giorno per cinque anni. Il metodo è il frutto di più di vent'anni di studio cui hanno collaborato cavalieri, chiropratici, osteopati, fisiatri, esperti di psicomotricità, esperti di cognizione e psicobiologia.
 
 

Finalità del corso

La finalità del corso è quella di impostare la posizione e l'attività muscolare del cavaliere gradualmente e coscientemente in modo che esso impari a muoversi sul cavallo ed a muovere il cavallo senza danneggiarlo attraverso il "mimo equestre" ovvero insegnando al cavaliere a comprendere la propriocezione e di conseguenza ad usare il proprio corpo nel modo corretto. L'apprendimento propriocettivo migliora anche la sicurezza del cavaliere, in forma preventiva. Infatti quando un cavaliere non si muove in armonia col proprio cavallo usando in modo errato aiuti di mano e di polpacci crea difficoltà al cavallo, il quale può non comprendere i segnali umani. Spesso il cavallo viene anche punito per le suddette incomprensioni e il ripetersi di queste situazioni porta a perdita di serenità, dolore e resistenza o ribellione che possono portare l'animale a diventare veramente pericoloso. Con il metodo di isodinamica si riesce a migliorare la comunicazione tra cavallo e cavaliere recuperandone la disponibilità e l'armonia. Il superamento del corso prevede il rilascio del Brevetto di Tecnico di I livello in Equimozione e Isodinamica (TEI®)
 
 

Svolgimento del corso

Seminario introduttivo di orientamento, aperto a tutti, del dott. Mazzoleni per conoscere il metodo, le basi storiche e scientifiche. 
Tre giorni, di lezioni  a carattere propedeutico per impostare le linee guida culturali e gli elementi scientifici, teorici e pratici, necessari per avviare nei centri  una nuova metodologia di insegnamento ( isodinamica e mimo equestre )  sulle tre andature (passo, trotto e galoppo) e sulla gestione di base del cavallo in sicurezza, per il piacere e il rispetto del cavallo e del cavaliere. La partecipazione al seminario è obbligatoria per l'accesso ai moduli successivi. Contenuti:
  •   Cenni storici sullo sviluppo delle attività e tecniche equestri
  •   Il comportamentismo ed il cognitivismo in equitazione.
  •   Le differenze metodologiche  nell'insegnamento equestre
  •   Il cavallo: psiche,  anatomia, cinetica e problematiche poste dall'attività di corpi sovrapposti
  •   L'isodinamica e l'equimozione per un'equitazione dolce e raffinata, equilibrata e comprensibile
  •   Un nuovo metodo di insegnamento per il piacere del cavallo e del cavaliere.
I partecipanti successivamente possono iscriversi  al corso di formazione professionale (massimo 15 persone, delle quali al massimo 7 cavalieri con cavallo proprio).

Il corso si articolerà in quattro stage teorico-pratici per l'approfondimento del  lavoro alla corda, del passo, del trotto e del galoppo. Le basi  per comprendere come montare a cavallo e come  dialogare con lui.  La differenza  è l'approfondimento tecnico con riferimenti scientifici sulle modalità utili al benessere del cavallo e del cavaliere  e quelle che possono nuocere al cavallo. Durante ogni stage si  apprende a praticare il  mimo equestre  a terra  che può assimilarsi ad una ginnastica molto particolare per sviluppare un assetto corretto.
Al termine del corso  chi desidera   esercitare l'insegnamento del Metodo deve superare  una verifica articolata in quattro sezioni sottoindicate, che rilascia la qualifica di Tecnico di equimozione e isodinamica utile anche  per il conseguimento del titolo di Educatore alle Attività Equestri della LAE-UISP . Contenuti del corso
  • Il lavoro alla corda: per comprendere l'equimozione, lavoro alla corda-messa in sella; il lavoro del cavallo come base per il lavoro alla corda montato, la posizione del cavaliere, l'assetto dinamico
  • Il passo: sentire il cavallo e il suo aggroppamento al passo; l'equimozione al passo nei tre prototipi equini; la motilità del bacino del cavaliere sulla linea dritta e sul circolo; la conoscenza della dinamica dei posteriori del cavallo; l'aggroppamento e l'impegno dei posteriori
  • Il trotto: leggero e di scuola; ( l'equimozione al trotto nei tre prototipi equini;  il trotto sollevato e le varie modalità e funzioni nel cavaliere, il trotto seduto, modalità di ottenimento e sua funzione.)
  • Il galoppo: leggero e di scuola; l'equimozione al galoppo nei tre prototipi equini, le modalità di ottenimento del galoppo seduto e sua funzione


 
Iscrizioni
Scadenza bando prorogata al 6 marzo 2011
 
 
 
Informazioni
Prof.ssa Pia Lucidi
plucidi@unite.it

Segreteria Amministrativa
Fondazione Università di Teramo

Campus di Coste Sant'Agostino - Facoltà di Scienze politiche

Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.30
Martedì anche dalle 15.00 alle 17.00.
Tel. 0861.266092 - fax 0861.266091

master@fondazioneuniversitaria.it

 

Per informazioni di carattere didattico (materie, orario delle lezioni, attività formative) contattare il Coordinatore di riferimento.

 
 
 
 
 
Ultimo aggiornamento: 18-11-2010