Apicoltura: gestione ambientale e sanitaria

Master di secondo livello

Coordinatore: prof. Michele Amorena

Negli ultimi anni l’apicoltura italiana ha subito notevoli cambiamenti; si è assistito da una parte allo sviluppo di un’attività sempre più specializzata dall’altra si è riscontrata la comparsa di nuove patologie sempre più difficili da diagnosticare, controllare, gestire e curare. Nel curriculum formativo dei corsi di laurea in Medicina Veterinaria non sono approfondite le tematiche proprie di questo allevamento, ritenuto minore, nonostante il Regolamento di Polizia Veterinaria ne assegni al veterinario ufficiale la vigilanza e la nuova legge sull’apicoltura emanata il 24 dicembre 2004 impone, tra le altre cose, il controllo sanitario delle api sul territorio ed individua proprio nel veterinario la figura centrale. Non bisogna inoltre dimenticare che l’apicoltura nell’economia agricola costituisce un'attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell'ambiente naturale, dell'ecosistema e dell'agricoltura in generale finalizzata a garantire l'impollinazione naturale ed è essa stessa espressione di biodiversità, ed in questo ambito, le figure dei laureati in Scienze e Tecnologie Alimentari (laurea magistrale) ed in Agronomia, rivestono una notevole importanza.

Questo contesto muove l’idea del master in “Apicoltura: gestione sanitaria ed ambientale” che ha lo scopo di ampliare le conoscenze teoriche e fornire delle esperienze professionalizzante e pratiche del mondo apistico ai laureati in medicina veterinaria e laureati in Scienze e tecnologie alimentari ed Agraria. In particolare il Master si propone di agevolare, uniformare, ed arricchire la formazione del laureato in Medicina Veterinaria sia che esso operi nel settore pubblico o privato o che sia un libero professionista questo in ragione del crescente sviluppo delle aziende apistiche, delle nuove forme di allevamento e produzione apistica che si riflettono in un’intensificazione degli scambi commerciali tra l’Italia e gli altri paesi. Verranno inoltre fornite conoscenze relative ai recenti utilizzi dell’ape nei programmi di monitoraggio ambientale e di impatto ambientale.

Al termine del Master i partecipanti avranno le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per potersi approcciare al controllo ed al management degli apiari, agli aspetti inerenti la sanità animale, ai trattamenti consentiti a livello normativo e all’utilizzo dell’ape come bioindicatore ambientale e di biodiversità.

 

Didattica

Biologia delle api, l’apiario, le arnie e tipologie di allevamento

Le api come insetto sociale; classificazione degli imenotteri e del genere Apis; differenze tra api a vespe e tra le diverse specie di api; morfologia e funzione delle diverse parti del corpo dell’ape; ciclo vitale delle api e organizzazione della colonia.

Tipi di arnie; differenti componenti dell’arnia e loro funzioni; apicoltura stanziale e nomadismo; corretta installazione e posizione dell’apiario e miglioramenti da poter apportare; attrezzatura apistica: meccanismi di protezione e utensili necessari alla manutenzione dell’arnia. (CFU – 5)

 

Gestione delle colonie, allevamento delle api regina e produzione delle colonie

Coretto management delle colonie; ispezioni e valutazione dello stato di salute della famiglia; controllo delle scorte e dell’attività di ovo deposizione; controllo dello stato di salute della covata;la sciamatura: condizioni favorenti e possibili tecniche di prevenzione.

Selezione dei migliori esemplari; equipaggiamento per l’allevamento delle api regina; metodi di produzione delle celle reali e trasferimento delle larve; fecondazione naturale ed inseminazione artificiale; produzione di famiglie senza regina; introduzione della nuova regina. (CFU 5)

 

Materie prime e flora di interesse apistico. Il miele e gli altri prodotti dell’alveare

Flore mellifere: cenni di biologia del fiore; nettare e polline; osservazione diretta, studio melissopalinologico dei raccolti delle api e determinazione del potenziale mellifero delle diverse specie; la melissopalinologia.

Il miele: tecniche di estrazione; mieli uniflora e multiflora; caratteristiche chimiche, microbiologiche ed organolettiche del miele; l’etichettatura; l’analisi sensoriale; gli altri prodotti dell'alveare: propoli, pappa reale, polline, cera, veleno; metodi di produzione; apiterapia; legislazione sulla produzione e commercializzazione del miele e dei prodotti apistici; controlli ufficiali. (CFU 4)

 

Approccio all’apiario: sessioni di attività pratiche 

Dimostrazioni: corretto utilizzo delle attrezzature apistiche e corretto management delle famiglie.

Ispezione degli alveari sani: osservazione dei differenti stadi biologici delle api, dei prodotti presenti nell’alveare. Questo modulo, prevalentemente pratico verrà svolto in collaborazione con apicoltori del FAI (CFU  10)

 

Patologie delle api

Malattie batteriche e virali; malattie protozoarie e parassitosi; varroasi; malattie della covata; diagnosi in campo ed in laboratorio, trattamenti e prevenzione; metodi di controllo chimici e biologici; suscettibilità e resistenza delle api alle malattie. Patologie emergenti. (CFU 6)

 

Fattori di disturbo chimico-fisici e gestione ambientale dell’apiario

Avvelenamenti da agro farmaci e moria delle api; problemi legati al danno da pesticidi e inquinanti ambientali; cambiamenti climatici; mortalità e sindrome da spopolamento degli alveari; utilizzo dell’ape come indicatore ambientale.  (CFU 5)

 

Gestione sanitaria dell’apiario

Malattie denunciabili e piani di controllo delle malattie infettive delle api; utilizzo del farmaco in apiario; lotta alle malattie delle api impiegando prodotti naturali; residui nei prodotti dell’alveare; normativa sanitaria in apicoltura: reale applicabilità, limiti e prospettive. Anagrafe apistica. (CFU  5)

 

Approccio all’apiario malato: sessioni di attività pratiche 

Ispezione degli alveari malati: riconoscimento delle diverse forme di patologie.

Problema varroatosi: raccolta e conteggio; trattamenti. Peste americana, europea, nosemiasi, amebiasi, malattie virali, micosi, tarme della cera, patologie da stress, patologie legate alla cattiva conduzione dell’apiario. Questo modulo, prevalentemente pratico, verrà svolto in collaborazione con apicoltori del FAI e dell’Associazione Apicoltori della Regione Abruzzo e con veterinari delle ASL Abruzzo responsabili del settore (CFU 10).

 

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L’attività didattica sarà articolata in 8 Moduli per un totale di 300 ore di didattica (attività didattica frontale) per un totale di CFU 30 e di 200 ore di esercitazioni e di stage per un totale di CFU 20.

Gli iscritti al Master hanno l’obbligo di frequenza: è previsto un minimo di 75 % di presenze per le attività didattiche frontali ed un minimo di 70% di presenze esercitazioni o di stage. Crediti di attività formative a scelta dello studente, da svolgersi durante il corso del Master, per un massimo pari a 10 crediti, potrebbero essere riconosciuti e detratti da quelli forniti dalla didattica frontale, da quella pratica e allo stage.

Sono previste verifiche in itinere a conclusione dei moduli per l’attribuzione dei relativi CFU. Le verifiche consisteranno in una prova scritta o test a risposta multipla sui temi dei moduli e saranno valutate in trentesimi.

E’ prevista una prova finale che consisterà nella presentazione e discussione di una relazione (da presentareanche in forma scritta) riguardante l’esperienza di stage e/o un eventuale approfondimento di argomenti trattati nel corso del Master. La prova finale sarà valutata in centodecimi ed il suo superamento permetterà di attribuire 5 CFU destinati alla relazione finale e allo stage.

 

 
 
Informazioni

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Per informazioni di carattere didattico (materie, orario delle lezioni, attività formative) contattare il Coordinatore di riferimento.

 
 
 
 
Ultimo aggiornamento: 19-10-2015