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PREMIO SCANNO UNIVERSITÀ DI TERAMO: CARLO CANNELLA, PRESIDENTE DELL'ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA PER GLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE, VINCITORE DELLA SEZIONE ALIMENTAZIONE

Teramo, 11 settembre 2009 - Carlo Cannella, presidente dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), è il vincitore della XXXVII edizione del Premio Scanno "Riccardo Tanturri"-Università degli Studi di Teramo, per la sezione Alimentazione presieduta dal rettore Mauro Mattioli.
La giuria, coordinata dal preside della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Teramo, Dino Mastrocola, ha assegnato il prestigioso riconoscimento a Carlo Cannella «docente di Scienza dell'alimentazione e direttore della Scuola di specializzazione in Scienza dell'alimentazione dell'Università "La Sapienza" di Roma, presidente dell'INRAN, che nel corso della sua attività ha saputo coniugare insegnamento, ricerca, sperimentazione e divulgazione raggiungendo competenze tali da renderlo indiscutibile punto di riferimento nel campo della formazione, dell'informazione e della divulgazione nel settore dell'alimentazione e della nutrizione».
«Il professor Cannella - prosegue la motivazione - autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche e di diversi libri sia divulgativi che di didattica universitaria, negli ultimi anni si è dedicato allo studio delle problematiche inerenti l'alimentazione dell'anziano e i fattori che determinano disturbi nel comportamento alimentare non tralasciando la comunicazione e la divulgazione al fine di migliorare l'approccio al cibo della popolazione italiana».
I vincitori del Premio Scanno-sezione Alimentazione, dal 1998 - anno di inizio del sodalizio con l'Università di Teramo - ad oggi sono stati: la Cirio Spa, Carlo Lerici, Giacomo Santoleri, l'imprenditore Edoardo Valentini, la FAO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura - Gianni Masciarelli, Giovanni Lercker, Giovanni Ballerini, Francesco Amadori, Andrea Segrè e, lo scorso anno, il direttore del Dipartimento di Colture vegetali del Max-Planck-Institut di Colonia, Francesco Salamini.
REDAZIONE UFFICIO STAMPA

Ultimo aggiornamento: 11-09-2009