Diversity Management - Gestione delle differenze culturali nell'attività d'impresa

L'uomo tende a lavorare e a relazionarsi con gli altri secondo un proprio schema cognitivo che riflette gli assunti e i valori del gruppo etnico e sociale al quale appartiene. Il fatto che ogni individuo sia incline alla conservazione della propria identità, della propria cultura e delle proprie radici è assolutamente naturale e ha lo scopo di preservare e continuare una determinata "classe" sociale.

In un'organizzazione si possono trovare persone che condividono una stessa cultura e altre che invece hanno un diverso sapere e che possono, a loro volta, essere o meno in armonia con i valori e le credenze predicati e adottati dall'azienda. In alcuni ambienti lavorativi si sviluppa una notevole pressione, implicita o esplicita, verso l'adesione ad alcuni modelli comportamentali e all'omogeneizzazione del gruppo. La fisiologia della coesione e dell'in group e l'adesione culturale della categoria ai prototipi, "espelle" le persone diverse senza domandarsi se "altre" modalità di comportamento possano essere più efficaci ed efficienti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

La presenza dei diversi valori nei comportamenti e nelle aspettative degli individui non genera solo incomprensioni: essa, se adeguatamente capita, può condurre alla creazione di vantaggi e addirittura allo sviluppo di una migliore capacità competitiva sulla base dei diversi contributi offerti dai dipendenti all'azienda. Il confrontarsi con la diversità significa fare i conti con la dimensione culturale e l'accettare i valori altrui porta conseguentemente a un allargamento della propria visione.

Il percorso formativo del Master ha l'obiettivo di creare figure professionali in grado di gestire le differenze culturali nelle imprese internazionali e il fenomeno sempre più visibile della multiculturalità nelle aziende italiane.