Diplomatico

Il Diplomatico lavora alla rappresentanza, alla tutela e alla promozione degli interessi dell'Italia in ambito internazionale, con varie attività che possono riguardare settori diversi (politici, economici, commerciali, sociali, culturali, ecc.). I compiti e le attività di questa figura sono molto diversi, essendo svolti in ambasciate, consolati, rappresentanze presso le organizzazioni internazionali e comunque in situazioni problematiche e di difficile standardizzazione.

I Diplomatici supportano o gestiscono le attività di rappresentanza, tutela e promozione degli interessi italiani (pubblici e privati) in sede internazionale, con compiti di analisi, assistenza, intermediazione e negoziazione, seguendo la produzione di un importante flusso informativo riguardante il Paese (o l'organizzazione) in cui prestano servizio. Essi promuovono e coordinano inoltre sia eventi promozionali, anche in ambito culturale, per la diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero, sia iniziative per il mantenimento dei contatti con la collettività italiana, oppure per progetti di cooperazione. Talvolta i Diplomatici devono fronteggiare crisi di vario tipo (guerre civili, calamità naturali, tensioni etniche e sociali). Ai vertici della carriera, il Diplomatico si configura come primo interprete degli interessi italiani all'estero, nel ruolo di Ambasciatore.

Per intraprendere la carriera diplomatica, bisogna avere una laurea specialistica in giurisprudenza, relazioni internazionali, scienze economiche, scienze politiche o studi europei. L'accesso alla professione avviene per concorso pubblico. I vincitori assunti in prova devono superare un corso di 9 mesi, prima di essere confermati in ruolo. Ai Diplomatici è richiesto un costante aggiornamento e la loro formazione deve proseguire obbligatoriamente durante tutta la carriera.

 

Fonte: ISFOL - Orientaonline

 
 

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Ultimo aggiornamento: 16-07-2015